Tingere i capelli in modo naturale: l’indigo

Salve a tutti e bentornati nel blog!

Dopo avervi portato alla scoperta della lawsonia inermis, ovvero l’henné, continuiamo a parlare di erbe tintorie, questa volta ci occuperemo dell’indigo: un’altra straordinaria erbetta capace di donare ai nostri capelli delle bellissime tonalità mogano, castane e nere ricche di riflessi freddi o addirittura blu e smorzare il rosso dell’henné.

L’indigo é una tinta naturale ricavata dall’essiccazione e polverizzazione delle foglie dell’indigofera tinctoria, utilizzata da millenni in India per colorare i tessuti e al giorno d’oggi è usata anche per tingere i jeans. Sí perché, a differenza di certe credenze popolari, l’indigo non colora di nero bensì di blu, difatti la denominazione “henné nero” é totalmente errata!

Per un risultato duraturo è consigliabile non utilizzarla da sola ma sempre mischiata alla lawsonia: questo perché l’indigotina, la molecola colorante dell’indigo, non ha la capacità di legarsi in modo permanente alla cheratina di conseguenza scaricherebbe in pochi lavaggi.

Inoltre sono consigliate applicazioni ravvicinate tra loro, ad esempio ogni 2/3 settimane per fare in modo che il colore si fissi sul capello, il che dovrebbero volerci circa 3/4 applicazioni; una volta fissato sarà difficile da rimuovere!

AVVERTENZE

NON applicarla assolutamente sui capelli bianchi, biondi o decolorati! Perché? Beh, riflettere sulla teoria dei colori:

Blu+Bianco= Azzurro

Blu+Giallo= Verde

Quindi sui capelli bianchi la presenza della lawsonia é obbligatoria sia perché vi ritrovereste con dei bei capelli turchini sia perché comunque scaricherebbe in breve tempo.

Come tutte le tinte naturali l’indigo NON può in alcun modo schiarire il colore dei capelli.

Altra precauzione da prendere é di EVITARE le decolorazioni successivamente alla tinta, anche a distanza di mesi: come dicevo, una volta fissato il colore non scaricherà mai del tutto, anche in minima parte persisterà comunque e il rischio di ritrovarsi con i capelli verdini sarà sempre alto.

PROPRIETÀ

L’indigo non é apprezzato solo per il suo potere tintorio infatti, come l’henné, non viene usato solo da chi vuole tingere i capelli in modo naturale ma anche da chi vuole beneficiare delle sue preziose proprietà che lo rendono ideale per le cuti grasse e seborroiche.

  • Rinforzante
  • Seboequilibrante
  • Lucidante
  • Volumizzante
  • Antiforfora
  • Purificante

PREPARAZIONE

L’indigo colora con ph neutro e basico, non tollera le sostanze acide quindi sono assolutamente sconsigliati il succo di limone, l’aceto, yogurt ecc…, sono invece ammessi il bicarbonato e l’argilla (meglio se rossa ma in alternativa la bianca va bene) per raffreddare ulteriormente il tono, altro consiglio é di aggiungere un cucchiaino di sale per agevolare il fissaggio del colore.

Potete prepararlo da solo e poi unirlo alla lawsonia ossidata (l’indigo dopo un paio d’ore perde il potere tintorio quindi mai farlo ossidare con l’henné) oppure mischiarlo con la lawsonia e prepararli insieme. Le proporzioni dipendono da quanto scuro si desidera il colore: maggiore sarà la quantità di indigo piú il tono sarà scuro,

  • se si vuole semplicemente raffreddare il rosso dell’henné basteranno 1 o 2 cucchiai;
  • per ottenere un castano 50%indigo e 50% lawsonia,
  • per castano scuro quasi nero 70% indigo 30% lawsonia; con queste ultime quantità potrete arrivare al nero corvino se lo fate stratificare .

Queste quantità sono comunque indicative: é tutto molto soggettivo, per trovare la colorazione giusta potrebbero volerci piu tentativi. Il segreto é: sperimentare! Magari prima di procedere all’applicazione potreste fare prima delle prove su qualche ciocca nascosta oppure potete utilizzare i capelli impigliati su una vostra spazzola.

Nel caso di capelli bianchi da coprire é consigliabile ricorrere al doppio passaggio di cui approfondiremo più  sotto.

Occorrente:

  • Polvere di indigo
  • Ciotola in legno/plastica/vetro (no metallo a meno che non si tratti di acciaio inox)
  • Cucchiaio: stesso discorso della ciotola
  • Acqua calda (non bollente!)
  • Facoltativo: bicarbonato o argilla, sale

Istruzioni:

  • Idratare la polvere di indigo in una ciotola con acqua calda versata poco per volta.
  • Mescolare fino a creare una crema poco piu’ densa di uno yogurt
  • Lasciar riposare per una ventina di minuti.
  • Stendere l’impacco sui capelli con l’aiuto di un pennello o di uno spargishampoo o con le mani.
  • Avvolgere la testa con una pellicola affinché non secchi e indossare un cappello di lana o una cuffietta da doccia.
  • Tenerlo un’ora, due…a seconda dell’effetto desiderato.
  • Risciacquare con cura evitando di lavare i capelli con lo shampoo, se non si può fare a meno meglio optare per un cowash.
  • Concludere con il risciacquo acido .

DOPPIO PASSAGGIO

Spesso con il mix di indigo e lawsonia non si riesce a ottenere una copertura ottimale dei bianchi. Come ho già ripetuto in precedenza, la lawsonia é l’unica pianta capace di legarsi alla cheratina, perciò in presenza di questa problematica si ricorre a un primo passaggio di sola lawsonia: non é necessario fare pose lunghe in questo caso, 2/3 ore possono bastare (poi dipende dell’henné che si utilizza), in secondo momento si procede con un mix di indigo e lawsonia.

Aggiungo che anche in questo dipende tutto dai capelli: ci sono casi in cui si riescono a coprire i bianchi al primo colpo…quindi il segreto é di nuovo sperimentare 🙂

DOVE E QUALI ACQUISTARE

Ragazze il mio consiglio é di affidarci sempre a marche biologiche e certificate per evitare spiacevoli sorprese!

Sia nelle bioprofumerie che online sono facilmente reperibili i seguenti brand: Khadi, Le Erbe di Janas, Phitofilos…ottimo anche quello di Aromazone.

Di queste marche troverete anche dei mix già pronti (castano chiaro, castano scuro, nero ecc), spesso però é comunque necessario il doppio passaggio.

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Spero che questo articolo vi sia utile 🙂 alla prossima!!!

2 Risposte a “Tingere i capelli in modo naturale: l’indigo”

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