Passaggio al bio: inci, certificazioni, prodotti bio, ecobio, accettabili…che confusione!

Salve a tutti!

Oggi ho pensato di scrivere un articolo diverso, dedicato al periodo del cosiddetto “passaggio al bio”: fase che può essere disorientante per le miriadi di cose da imparare come per esempio cos’è e come si legge l’inci, cosa s’intende per “prodotti certificati, naturali, biologici, ecobiologici…” ma non solo. Molto diverso rispetto all’acquistare uno shampoo solo perchè troviamo la dicitura “capelli brillanti”

Premetto che questo articolo desidera essere solo una piccola guida per aiutare chi si avvicina a questo mondo: non mi proclamo assolutamente un’esperta anzi, ho ancora tantissimo da imparare quindi se troverete errori vi chiedo di essere clementi 🙂

Cerchiamo di capire come superare la fase iniziale senza “traumi”

PERCHÉ BIO?

Direi di partire dalle basi: perché decidiamo di ” convertirci” alla cosmesi biologica?

La risposta é molto soggettiva. Ognuno di noi ha i suoi motivi: etici, ambientali, perché ci accorgiamo che i cosmetici “tradizionali” non rispondono alle nostre esigenze. O ancora per salvaguardare la nostra salute eliminando dalla routine tutte quelle sostanze potenzialmente dannose o inutili che attraverso la cute arrivano al sangue, a favore di attivi naturali. Ad esempio:

Quanto scritto sono solo accenni di un argomento vasto e complesso, se siete interssati all’argomento in giro nel web troverete un’infinità di fonti dal quale attingere.

Biologico, ecobiologico, naturale…

I vari appellativi con i quali vengono proposti i prodotti possono creare non poca confusione. Ad esempio non tutto ciò che viene definito biologico é anche ecocompatibile e non tutto ciò che viene venduto come naturale é biologico.

Facciamo un po’di chiarezza…

Per essere sicuri di ciò che acquistiamo dobbiamo imparare a leggere le etichette e conoscere le varie certificazioni. Se desideriamo prodotti biologici dobbiamo essere certi che sulla confezione ci sia il marchio ICEA, Ecocert, AIAB, CCPB…i prodotti vegani avranno il simbolo VeganOk mentre sui Cruelty-free troveremo un coniglietto sulla confezione. In tutti i modi, vi consiglio caldamente di non fermarvi alla dicitura BIO sull’etichetta né tantomeno sul nome dell’azienda.

 

Altra cosa che mi sento di puntualizzare è questo: bio, ecobio, naturale ecc…NON SIGNIFICA SICURO ovvero non esclude la possibilità di eventuali reazioni allergiche.

INCI

Detto ciò converrete con me che saper leggere l’etichetta di un prodotto diventa importantissimo! Utilizzare biologico quindi non é una moda come molti pensano, é consapevolezza di se stessi e di cosa utilizziamo!

Riuscire a decifrare un inci (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients ovvero la nomenclatura internazionale per identificare le sostanze presenti in un cosmetico) inizialmente non é facile, tutt’altro. I termini sono scritti in inglese o in latino nel caso di nomi botanici, i coloranti sono indicati con numeri ecc… Quando si legge un inci bisogna tener conto dell’ordine col quale sono elencate le sostanze: ai primi posti troviamo gli elementi contenuti in concentrazione maggiore rispetto a quelli delle ultime posizioni.

Siti e applicazioni come il Biodizionario possono essere una guida ma anche fuorviare dato che alcuni elementi possono essere contrassegnati con pallini rossi non perché nocivi per la persona ma perché non biodegradabili, e viceversa. Per questi motivi il mio consiglio é: studiare, studiare e studiare, non fermarsi al colore dei pallini! É necessario costruirsi un piccolo bagaglio di conoscenze che con il tempo verrà ampliato.

Bene, spero di esservi stata utile. Prossimamente dedicherò un articolo alle problematiche più comuni legate a pelle e capelli che si riscontrano durante il periodo di transizione 🙂

Alla prossima!

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